Li guardavo oggi, come mi capita spesso: ogni giorno, più volte al giorno, e pensavo a quanto sono cresciuti, a quanto tempo è già passato da quanto mi sono portata a casa quei due fagottini minuscoli, così piccoli che stavano insieme nella stessa navicella...
E poi il pensiero torna ancora più indietro nel tempo a quando loro due erano solo un' idea, più che altro una speranza, ai mesi passati a cercarli ad aspettarli a desiderarli.
Ricordo che me la prendevo con mio marito, le mie amiche incinte, il mondo intero; ricordo che non riuscivo più ad andare alle feste dove c'erano bambini, ricordo che ogni passeggino per strada, ogni manina, ogni risata argentina di bimbo rubava il mio sguardo e aumentava il desiderio.
I miei bimbi non sono arrivati nel più convenzionale dei modi, ma sono arrivati comunque con un atto d'amore grandissimo e per tanto, tanto tempo dopo il loro arrivo (anche adesso, qualche volta), guardandoli non credevo possibile fossero veramente miei!
A volte, quanto davvero mi fanno saltare i nervi, quando non mi ascoltano per nulla, quando fanno tutto il contrario di quello che dico, ripenso a quel test di gravidanza positivo, alla paura di perderli alle difficoltà dell'inizio e alla gioia del giorno in cui questa foto è stata scattata e mi rendo conto che se anche nella vita non avrò più nient'altro, ho già avuto il mondo!
A volte li strozzeresti.....e poi pensi che sono il miracolo più grande e dici "machissenefrega!"
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