giovedì 26 febbraio 2015

Perché?

Ieri ho scritto un post moooolto positivo e in realtà è così che mi sento, è così che ho deciso di sentirmi però vorrei tentare di spiegarvi cos'è successo.
Vi ho accennato che avevo perso il lavoro: avevo uno di quei simpatici Co.Co.Pro che il nostro presidente ha appena abolito, ciò nonostante, per la promessa di un imminente nuovo contratto e soprattutto perché adoro questo lavoro, ho continuato a farmi 60 Km al giorno per andare gratis in ufficio e continuare a svolgere quei compiti che tanti miei colleghi, forti della sicurezza del posto fisso, trovano mille cavilli per evitare di fare contro ogni principio morale e professionale.
Ma mi hanno insegnato che quando hai un obiettivo devi perseguirlo con tutte le tue forze, però, purtroppo, questi ultimi mesi ho anche imparato che forse, in certe realtà, come quelle di cui parla Giorgia di Giorgialand, i meriti e la buona volontá pagano, ma nel pubblico, nel mio settore i meriti e il lavoro duro contano poco o niente e non solo per me.
Ho appena ricevuto la telefonata di una mia collega, una persona preparatissima, precaria da 15 anni a cui è stata preclusa la possibilità di partecipare a un concorso che aspettava da 2 anni perché si è permessa di difendere i propri diritti!!!
Sembriamo tanti Don Chisciotte contro i mulini a vento...
Qualcosa in questo paese continua a non andare per il verso giusto, ma io continuo ad essere positiva e a fare il lavoro che adoro...gratis!

2 commenti:

  1. Carissima, ho raccontato del mio "momento di gloria" proprio perchè anche nel privato non è così.
    E nella mia azienda, maschile per antonomasia, per una donna è difficilissimo fare carriera. Devi fare il doppio o il triplo di un uomo per essere considerata la metà. Se poi hai dei figli....è finita. E l'ho visto su di me quando sono rimasta incinta o altre colleghe. Per questo mi sono stupita. Io lavoro qui da quasi 15 anni e prima di avere i bimbi stavo facendo carriera con mille difficolta e combattendo con il coltello tra i denti. Quando sono rimasta incinta mi sono sentita dire che "ormai avevo deciso di mettere su famiglia..." Ritornata da mamma con partime a 7 ore non speravo più in nulla e quello che mi è stato detto mi ha davvero stupita. Poi al momento sono parole....però la pacca sulla spalla fa piacere. Non sono soldi, non èun livello non è niente, solo gratificazione pro patria

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    1. Giorgia io ti seguo e ti ammiro da sempre sia come mamma che come donna, e il mio non voleva essere sicuramente un attacco anzi..,,io ho lavorato nel privato per 10 anni e quando ero incinta dei due due, gravidanza ottenuta con la fecondazione assistita quindi per legge "a rischio", il mio titolare mi guardava male se facevo la pipì una volta in più! Quindi capisco benissimo quello che scrivi, conosco la difficoltà di essere donna e soprattutto mamma in carriera per questo i miei complimenti per te sono doppi.
      Il mio era solo uno sfogo verso alcune situazioni assurde e a questo punto non parlo neanche più di me: ho colleghi che sono davvero delle eccellenze nel loro settore, e non solo donne, e a 50 anni sono ancora precari; e poi guardo la scrivania nell'ufficio accanto al mio vuota da giorni...tanto quando torna il suo posto sarà lì aspettare fino a quando non deciderà di mancare altri due mesi..,
      Comunque Giorgia, congratulazioni, dal cuore.

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